Il Gruppo FS Italiane ha inaugurato un nuovo infopoint dedicato agli investimenti ferroviari nella stazione di Palermo Centrale, nell’ambito del progetto “Cantieri parlanti”.
L’iniziativa mira a informare in modo chiaro e trasparente i cittadini sulle opere strategiche finanziate in Sicilia, anche con fondi del Pnrr.
L’infopoint, la cui struttura temporanea consiste in pannelli e video che illustrano il tracciato delle opere, le caratteristiche tecniche e l’avanzamento dei lavori, è aperto al pubblico ed è la prima installazione in stazione.
E’ prevista un’estensione nei principali scali ferroviari e sedi istituzionali interessati dalla realizzazione delle opere ferroviarie in tutto il territorio nazionale.
Il Gruppo FS Italiane, in collaborazione con le società del Polo Infrastrutture, Rete Ferroviaria Italiana e Italferr, ha ideato il progetto “Cantieri parlanti”, che dà voce a oltre 30 Opere Strategiche in tutta Italia.
L’obiettivo è quello di utilizzare un linguaggio semplice, trasparente e immediato, condiviso con i territori, per rendere i cittadini e gli stakeholder più consapevoli e aggiornati sull’importanza delle opere in corso.
Inoltre, il progetto permetterà di affrontare insieme le eventuali criticità che si presentano.
Il Polo Infrastrutture del Gruppo FS è impegnato in Sicilia con un investimento complessivo di 21 miliardi di euro.
Finalizzati all’ammodernamento e al potenziamento infrastrutturale e tecnologico delle linee ferroviarie dell’isola.
Tra i progetti principali ci sono:
- l’itinerario Palermo-Catania-Messina,
- il ripristino ed elettrificazione della Palermo-Trapani via Milo,
- il raddoppio della tratta Fiumetorto-Castelbuono sull’itinerario Messina-Palermo,
- il bypass di Augusta, la chiusura dell’anello ferroviario di Palermo,
- il nodo di Palermo
- l’installazione della tecnologia ERTMS.
Italferr è progettista delle principali opere che verranno realizzate e ha previsto in appalto l’impiego della metodologia BIM a supporto delle fasi di progettazione esecutiva e costruzione.
In particolare, il collegamento Palermo-Catania-Messina, parte integrante del Corridoio Scandinavo Mediterraneo, ha un valore complessivo di oltre 11 miliardi di euro.
Rappresenta un grande volano per la creazione di posti di lavoro, impegnando oltre 7 mila persone, tra ingegneri, tecnici e operai.
Il completamento dei lavori permetterà progressive riduzioni dei tempi di percorrenza e consentirà l’aumento della capacità dei treni passeggeri e merci sulla linea, con la circolazione di treni merci a standard europei.
La realizzazione dell’intera opera permetterà infine di migliorare le interconnessioni tra le aree interne della Sicilia e le tre città di Palermo Catania e Messina.
Bene informare i siciliani sullo sviluppo delle grandi reti ferroviarie ma perché non iniziare fin da subito una campagna di abbonamenti a prezzi stracciati ? A Bari con 20 euro al mese hai l’abbonamento a tutta la rete del tPL urbano . Qui il paradosso è che l’azienda dei trasporti è comunale ma non serve l’intero territorio palermitano per non parlare della mancata integrazione con Trenitalia : si istituisca un biglietto integrato nei 2 euro e si aboliscano gli attuali abbonamenti di 35 euro mensili ( solo Amat ) e di 50€ integrato a favore di un abbonamento di 20€ valido su tutta la rete rinnovabile online . Magari qualcuno che rinuncia all’auto privata c’è
@arenzana, giustissimo, ci vuole il biglietto unico integrato anche per la corsa singola, la più frequentata a palermo.
quanto alle ferrovie finanziate in sicilia, la PA-CT va bene come metropolitana interna alla sicilia, non come collegamento fra i due capoluoghi, che nel migliore dei casi saranno raggiungibili in 2 ore, ciò che scoraggia un’andata e ritorno in giornata e quindi un pendolarismo fra le due città che rimarranno lontane (fra roma e napoli, l’alta velocità consente a molti di vivere a napoli e lavorare a roma).
i tempi della PA-CT non saranno inoltre competitivi con la macchina, che a parità di tempo impiegato consente sempre una maggiore autonomia, soprattutto se una volta arrivati si vogliono raggiungere i paesi etnei o viceversa quelli palermitani serviti da sparuti bus. non si chiedeva l’alta velocità, ma un collegamento più lineare, meno tortuoso e cervellotico di quello ipotizzato dal tracciato in costruzione, che si vorrebbe anche spacciare per corridoio europeo verso lo stretto. stanno cioè cercando di dirci che per raggiungere messina bisognerà passare da catania, visto che la linea PA-ME non solo non verrà raddoppiata nei 60 km da castelbuono a patti, ma verrà declassata a tratta locale. il tempo di percorrenza da palermo a messina passando per catania sarà, a lavori conclusi, di oltre 3 ore. alla faccia del ponte